di Maurizio Fedi
Capri è stata la sede per il convegno internazionale EGM 2010: “Il valore aggiunto dei metodi di esplorazione geofisica Elettromagnetico, Gravimetrico e Magnetometrico”, che si è tenuto tra gli splendidi dipinti di K. W. Diefenbach nella Certosa di S. Giacomo dall’11 al 14 Aprile 2010.
L’evento è stato organizzato dalla Sezione Italiana EAGE-SEG e gli sponsor principali sono stati Eni E&P, Shell e WesternGeco.
I metodi non invasivi di esplorazione geofisica stanno vivendo un rinnovato interesse presso il mondo accademico, gli istituti di ricerca e le società di esplorazione petrolifera. Ciò a causa degli entusiasmanti recenti progressi nella strumentazione, nelle tecniche di acquisizione e nei metodi di interpretazione, che oggi consentono di rilevare le più minute sfumature nascoste nei fondali marini e nel sottosuolo. Il General Chairman, Prof. Maurizio Fedi, ordinario di Geofisica Applicata presso l’Università Federico II, ed il comitato organizzatore, che includeva rappresentanti dell’industria petrolifera internazionale (Eni E&P e Shell), dell’Università (Federico II di Napoli e Politecnico di Milano) e dell’Osservatorio Geofisico Sperimentale di Trieste hanno raccolto il top della comunità scientifica internazionale nel campo della geofisica per discutere gli ultimi progressi tecnologici innovativi, metodologici e interpretativi in geofisica di esplorazione.
La presenza è stata globalmente di circa 130 geofisici, provenienti da 21 paesi diversi, tra cui Australia, Brasile, Canada, Cina, UK, Russia, Tunisia, India, Norvegia, Sud Africa e Stati Uniti.
La partecipazione, sia per qualità che quantità, è stata intensa, con ben 75 presentazioni scientifiche distribuite nell’arco dei 3 giorni, coprendo l’intero spettro di “esplorazione e produzione petrolifera”, attraverso le più importanti società e gli imprenditori operanti nel settore, nonché il meglio del mondo accademico e di ricerca.
Il programma scientifico completo, così come tutte le altre informazioni riguardanti EGM 2010 possono essere trovate sul sito di EGM 2010. Gli expanded abstrats di EGM2010 sono disponibili gratuitamente sul sito della Sezione Italiana EAGE-SEG.
Un numero speciale dedicato ai lavori scientifici presentati al congresso è previsto nella prestigiosa rivista scientifica Geophysical Prospecting. Il Prof. Maurizio Fedi afferma: “EGM 2010 fa prevedere un futuro brillante per i metodi di potenziale e per l’industria di produzione, tanto più perché la ricerca di nuove fonti di energia non potrà più prescindere dall’uso di tecniche assolutamente non invasive come quelle trattate nel nostro convegno”.
In particolare, i metodi elettromagnetici marini a sorgente controllata sono di crescente utilizzo, per il loro potenziale DHI (indicatore diretto di idrocarburi) messo in luce negli ultimi anni da centinaia di indagini eseguite in tutto il mondo, con investimenti intensi da parte delle maggiori compagni petrolifere internazionali. Il metodo gravimetrico sta vivendo un rinnovato interesse, con nuove raffinatissime strumentazioni che permettono lo studio di nuovi giacimenti nelle aree contraddistinte dalla presenza di duomi salini e con tecniche raffinate e stabili di calcolo che forniscono informazioni utili per ridurre i rischi sia per l’esplorazione che per la produzione in aree di giacimenti di gas e di petrolio. I versatili metodi magnetometrici, notissimi già a chi opera in campo ambientale e archeologico, si confermano importantissimi e ormai di routine negli studi di prospezione di idrocarburi nonché nella ricerca mineraria.
Tutti i partecipanti hanno convenuto che EGM 2010 è stato un evento di grande successo e prospettano un futuro brillante per i metodi EGM applicati all’esplorazione geofisica e per i ricercatori e gli studenti che si rivolgono a questo settore.
Gli invited speaker V.Barbosa, M.Pilkington, C.Weiss con M.Fedi e E.Loinger
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